Mai 25 aprile fu più anonimo di questo del 2016, se si
esclude una ovvia contestazione contro la brigata ebraica per il puro gusto di
metterla sul solito binomio fascisti-sionisti, ma per il resto l’indifferenza
del governo, l’insipienza del Quirinale e l’assoluta privazione di coscienza di
questa festa rende perfino comprensibile l’apertura H24 dei supermercati e dei
negozi.
D’altronde se prima la liberazione era legata allo scontro
di ideologie fra ex comunisti ed ex fascisti, adesso perfino quel falso
ideologismo è stato sommerso dal qualunquismo, per cui se doveste chiedere alle
nuove generazioni cosa sanno della Liberazione, riceverete risposte confuse o
politicizzate ed in alcuni casi perfino il silenzio.
D’altronde quale Liberazione può essere più utile e sentita,
in un paese dove c’è una parte del paese che festeggia la chiusura del Brennero
(da parte dell’Austria nei nostri confronti e quindi contro tutti gli
immigrati, italiani compresi), dove un primo ministro ha seppellito l’intera
storia del suo vecchio partito, trasformandolo in un’americanata elettorale e
dove la storia dei nostri padri e dei nostri nonni è oggetto di disinteresse o
wikipedia.
Meglio abolire, come già qualcuno propose tempo addietro,
una festa che serve unicamente per alimentare ponti di ferie forzate o week-end
al mare, dove ormai perfino i discorsi sono intrisi di retorica europeista che
non funziona o di ricordi sul coraggio e la dignità assolutamente inutili
perché legati nostalgicamente al passato e non assorbiti dalle nuove
generazioni, bruciate da internet e dal populismo crescente.
Guardo nostalgicamente le corone depositare vicino ai
monumenti o vicino alle case dove sono state create lapidi dedicate ai morti
della resistenza, della guerra contro gli invasori di qualunque tipo, che ormai
sono oggetto di osservazione degli immigrati che chiedono a noi una storia che
non conosciamo…E poi pretendiamo che essi conoscano lingua, tradizioni e leggi
del nostro paese…
Nebbia