sabato 16 aprile 2016

Un Si o No contro la sberla del silenzio


Andate a votare per questo referendum anche se non riuscite a trovarci un senso, anche se vi sembra apparentemente inutile dire un Si o un No ed anche se dovete farlo contro qualcuno o qualcosa, anche se avete altro da fare e se vi annoia andare a perdere un po’ di tempo in un seggio elettorale senza dover scegliere un volto o un partito.

Andate comunque a votare, sapendo che non è un referendum sull’ambiente, perché se è vero che bloccare le estrazioni petrolifere in mare e le relative concessioni entro le dodici miglia significa salvare luoghi e mari da fonti inquinanti ed evitare un processo infinito di estrazioni senza termine e senza obiettivi, dimenticatevi che quelle piattaforme saranno smantellate e smaltite, perché le compagnie fuggiranno e dovrete costringere a metterle in sicurezza.

Ma non pensate di andare a votare ad un referendum sulla salvezza dei posti di lavoro: i posti di lavoro nel settore petrolifero si sono già persi dalla Sicilia a Porto Marghera, dalla Lombardia alla Sardegna e non di certo per un referendum e per una protesta ma perché è stato già deciso di spostare il monopolio delle estrazioni dove il lavoro costa meno, le tasse sono più basse e governi e potentati sono d’accordo dall’Africa all’Asia centrale.

E non pensate neppure che questi posti di lavoro conservati siano sicuri per voi. Provate a chiedere come si lavora in una piattaforma con turni da dodici ore e trenta giorni consecutivi in cantiere senza staccare, in due in una stanza su due brande e solo i soldi ti fanno passare la voglia di scendere ma dovete essere gente esperta con alle spalle almeno 20-30 nel settore o ingegneri specializzati…Insomma non stiamo parlando dei vostri figli con diploma industriale.

E non pensate di votare neppure per un referendum politico, perché se è vero che soprattutto votando Si (ma in fondo anche votando No) darete uno smacco ad un governo e ad un premier forte solo del suo agonismo arrogante e dei potentati che lo proteggono, lui non mollerà e non si schioderà né dalla sedia, né dai suoi amici finanziatori perché le rivoluzioni non esistono più

C’è un solo grande motivo per andare a votare: darvi una mossa e dare un segnale che esistete ancora come popolo o come paese senza nebbia negli occhi, capace di rispondere ad una domanda, come se subiste uno schiaffo a cui difficilmente risponderete stando fermi, in silenzio senza dire Si o No. 

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