Andate a votare per questo referendum anche se non riuscite
a trovarci un senso, anche se vi sembra apparentemente inutile dire un Si o un
No ed anche se dovete farlo contro qualcuno o qualcosa, anche se avete altro da
fare e se vi annoia andare a perdere un po’ di tempo in un seggio elettorale
senza dover scegliere un volto o un partito.
Andate comunque a votare, sapendo che non è un referendum
sull’ambiente, perché se è vero che bloccare le estrazioni petrolifere in mare
e le relative concessioni entro le dodici miglia significa salvare luoghi e
mari da fonti inquinanti ed evitare un processo infinito di estrazioni senza
termine e senza obiettivi, dimenticatevi che quelle piattaforme saranno
smantellate e smaltite, perché le compagnie fuggiranno e dovrete costringere a
metterle in sicurezza.
Ma non pensate di andare a votare ad un referendum sulla
salvezza dei posti di lavoro: i posti di lavoro nel settore petrolifero si sono
già persi dalla Sicilia a Porto Marghera, dalla Lombardia alla Sardegna e non
di certo per un referendum e per una protesta ma perché è stato già deciso di
spostare il monopolio delle estrazioni dove il lavoro costa meno, le tasse sono
più basse e governi e potentati sono d’accordo dall’Africa all’Asia centrale.
E non pensate neppure che questi posti di lavoro conservati
siano sicuri per voi. Provate a chiedere come si lavora in una piattaforma con
turni da dodici ore e trenta giorni consecutivi in cantiere senza staccare, in
due in una stanza su due brande e solo i soldi ti fanno passare la voglia di
scendere ma dovete essere gente esperta con alle spalle almeno 20-30 nel
settore o ingegneri specializzati…Insomma non stiamo parlando dei vostri figli
con diploma industriale.
E non pensate di votare neppure per un referendum politico,
perché se è vero che soprattutto votando Si (ma in fondo anche votando No)
darete uno smacco ad un governo e ad un premier forte solo del suo agonismo
arrogante e dei potentati che lo proteggono, lui non mollerà e non si schioderà
né dalla sedia, né dai suoi amici finanziatori perché le rivoluzioni non
esistono più
C’è un solo grande motivo per andare a votare: darvi una
mossa e dare un segnale che esistete ancora come popolo o come paese senza
nebbia negli occhi, capace di rispondere ad una domanda, come se subiste uno
schiaffo a cui difficilmente risponderete stando fermi, in silenzio senza dire
Si o No.
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