domenica 13 dicembre 2015

Tutti contro uno e senza nessuno


Noi lo avevamo già detto una settimana fa che il ciclone Marine-Marion si sarebbe sgonfiato non appena le forze politiche tradizionali avessero abbandonato la loro vanità ed il loro egoismo ma quale futuro può avere un paese dove per ghettizzare i populisti tutti rinnegano sé stessi e la loro storia?

Meglio così, certo. Meglio che Marine Le Pen torni a casa a mani vuote come già suo padre anni fa, sia perché apparentemente diversi sono in realtà uguali, sia perché non rappresentava nulla di nuovo, con il suo nepotismo, la sua intrusione negli apparati statali dell’ENA ed altro, salvo dimostrarsi falsa paladina della sicurezza e dell’identità francese.

Ma che futuro avranno il neo-partito di Sarkozy ed il Partito Socialista costretti a ritirate strategiche imbarazzanti ed unioni repubblicane malvolentieri per arginare il fronte populista (che paradossalmente a differenza loro ha mantenuto una sua coerenza ideologica ed un suo seguito), incapaci ormai di mostrarsi come partiti vicini alla gente, vicini al loro popolo che li votava per delle idee precise e che adesso li sente estranei e foraggiati solo dal consenso del leader di turno.

Quello che sta accadendo nelle amministrative francesi è solo un anticipo di quello che accadrà nelle municipali italiane dove il centrosinistra ha snaturato sé stesso, abbandonandosi alle regole del centrodestra moderno: un uomo solo al comando, lobbismo e sfrenato mentre il centrodestra si è completamente sciolto ritrovandosi improvvisamente senza progetti, né elettorato ed entrambi stanno prestando il fianco a formazioni sinistroidi di dubbia efficacia o agli urlanti di turno sul web o sul Carroccio.


Cosa accadrà? Anche loro proveranno l’alleanza repubblicana in stile italiano per battere il possibile candidato leghista o grillino? E con quali risultati se non quello di perdere definitivamente il loro contatto con la storia, con il loro elettorato, con le loro vere idee che adesso sembrano così desuete perché il buon Renzi ci vuole convincere che la sinistra moderna apprezza che si licenzino le persone con quattro mensilità di bonus d’uscita o il centrodestra ci vuole convincere che c’è qualcosa oltre Berlusconi. 

lunedì 7 dicembre 2015

La Francia, Giovanna d'Arco e tanto rumore per nulla


Badate bene a cosa vi racconteranno nei prossimi giorni sull’avanzata del Front National in Francia ed sulla vittoria di Marine, Marion e della famiglia Le Pen, perché è tutto tremendamente simile alla Lega Nord degli anni Novanta, con la differenza che al povero Bossi è mancato un figlio o un nipote serio da poter lanciare in politica (a meno che non sia Salvini).

Da anni ormai il Front National raggiunge il 30% ma non sfonda, conquista città, province e regioni perlopiù di confine con l’Italia o con la Germania, dove lo stato centrale arriva tardi e male, dove alla crisi economica (perché esiste anche in Francia) si aggiunge adesso anche il falso problema dell’immigrazione e della sicurezza unito al terrorismo che da sempre è un problema di sicurezza che nessuno, come in Italia, destra o sinistra hai mai voluto affrontare.

Insomma il momento clou del Front National ci fu quando il papà di Marine al ballottaggio  surclassato da Chirac, appoggiato da tutti. Adesso Marine sembra la Giovanna D’Arco patriottica e carismatica dei tempi moderni, ma il vero problema sono i suoi avversari, due vanitosi, donnaioli senza lungimiranza politica che, antepongono il loro ego alla Francia e se le alternative sono questi tre, Houellebecq dovrebbe aver meno paura di un presidente islamico.

Di per sé il fenomeno Marine Le Pen è talmente riduttivo, locale e vecchio, come quello della Lega Nord in Italia, che sarebbe facilmente battibile, chiedendole dov’era lei quando faceva propaganda xenofoba con suo padre ed il FN aveva già le sue provincette, i suoi appoggi negli apparati burocratici, visto che la Francia su questo aspetto è peggio dell’Italia, con politici stantii, candidati sempre ed ovunque e distinti da nepotismo e privilegi, da cui neppure Le Pen ed i lepenisti sono stati esenti economicamente e politicamente.

E’ vero, i francesi sono stanchi, ma nella loro stanchezza non hanno mai chiesto una vera riforma dei partiti, uomini veramente nuovi, una rivoluzione nella burocrazia e nel provincialismo stile anni Ottanta italiano. Si sono accontentati della loro grandeur storica, delle rendite del passato e del successo di parte dell’imprenditoria e non possono incolpare nessuno se non loro stessi se ora 1/3 della popolazione affossata nei palazzoni di periferia sceglie una faccia nuova con un nome ed una fama vecchi e banali.

 Nebbia





martedì 1 dicembre 2015

Ma la sentite la puzza o no?



Quando penso alla Cop21, ovvero cento e più Capi di Stato che oggi discutono fra caviale e champagne di ambiente, apro la finestra di casa a Milano e sento una puzza enorme frutto delle polveri sottili o dell’avvio di qualche termovalorizzatore e nel frattempo leggo che nella Terra dei Fuochi accendono ancora e penso che Renzi,Obama, Putin, Merkel ecc. dovrebbero affacciarsi qui, dove sono io.

E penso al modo puerile e fantasioso in cui si parla di ambiente nel mondo, in Italia, dalla grande città al piccolo paesello in collina, dove pure ci educano a fare la raccolta differenziata, ci dicono che non dobbiamo usare le auto, ma le biciclette o andare a piedi, fino ad arrivare a discutere del troppo caldo o del troppo freddo, del mare inquinato, dell’aria cattiva e di frutta e verdura con la merda dentro e perfino della Volkswagen che trucca i test anti-inquinanti come se le altre auto buttassero dai tubi miele ed eucalipto. 

Fino a quando non si parlerà di ambiente sporcandosi le mani, ma con un facile compromesso fra uno o due gradi in più, riduzione di emissioni, piccoli scampoli di ecologia di facciata come l’orticello degli Obama o gli annunci di volontà della Cina sull’inquinamento (anche perché di questo passo milioni di persone rischiano di svenire sulla soglia di casa a Pechino), sarà tutto inutile e questo vertice sarà ugualmente povero e retorico come gli altri.

Non vi illudete: non esistono le città intelligenti dove potete andare solo in bicicletta o a piedi, perché se siete handicappati, mamme con bimbi piccoli, anziani, difficilmente ve la caverete con il metro o l’autobus di linea a 40 o a 0 gradi e non esiste l’inquinamento abolito perché ormai mangiamo roba alquanto deteriorato, anche la più biologica del mondo e dimenticatevi della raccolta differenziata che abbassa le tasse ed aiuta tutti, perché siamo sempre di più e produciamo troppa monnezza.

Ma allora cosa facciamo, direte voi? Meglio metterci la sedia al cimitero ed aspettare? No. Primo: evitiamo queste conferenze del cavolo con miliardi al vento. Secondo: rafforziamo i mezzi pubblici e la viabilità ovunque più quello che si vuol far sembrare. Terzo: smettiamola di buttare, buttare, buttare. E poi proviamo tutti a dire a @BarackObama, @matteorenzi @fhollande ed altri famosi leaders…Ma la sentite voi la puzza stasera o no?


Nebbia