Tutti pazzi per Ranieri, dopo avergli sputato in faccia con
ogni maglia e da ogni direzione, saltando sul carro del vincitore come sempre
fanno gli italiani, ma questa vittoria appartiene solo a Claudio Ranieri “l’inglese”,
il gentleman ed al suo Leicester e l’Italia, gli italiani, la scuola e la
tradizione italiana non c’entrano assolutamente niente.
Claudio Ranieri è stato apprezzato solo all’estero, non solo
in Inghilterra ma anche in altri paesi dove esiste la cultura dell’impegno e
della serietà, dove essere secondi, terzi o quarti non è, come in Italia, solo
un contentino economico o in certi casi una vergogna da punire con l’esonero o
con orde di tifosi invasati che protestano per le strade e negli stadi.
Quella vergogna ingiusta Ranieri in Italia l’ha conosciuta
ed è giusto toglierle un po’ di nebbia. Prima fu opera dei “signori” della
Juventus, dove vinse due volte contro il Real Madrid, lottò per il secondo
posto nel 2007 e venne esonerato cafonescamente a due giornate dalla fine del
campionato quando era tutto inutile e tutto deciso o quasi…Ma la Juve, si sa,
apprezza solo i primi.
Nel 2009-2010 Ranieri
lotta con l’Inter per il primato ed arriverà sempre secondo e verrà cacciato a
furor di popolo e pagherà non per i risultati ma per aver escluso più volte
dalla squadra i due “Cesari” Totti e De Rossi (occhio Spalletti, perché in caso
di terzo posto, lo stesso destino potrebbe toccare a te) ed anche all’Inter
dopo un buon inizio paga la solita follia morattiana e finisce fuori panchina.
Troppo molle per la Nazionale, troppo poco vincente per le grandi squadre, troppo vecchio per affrontare l'agonismo di giocatori e tifosi di squadre piccole e società di provincia e poco telegenico e manageriale per essere un protagonista capace di attirare pubblico, creare interesse e polemica che sono il pane quotidiano del calcio italiano.
Le uniche soddisfazioni di Ranieri sono legate alle vittorie
di Coppa del Re e Supercoppa Europea con il Valencia che tutti hanno
dimenticato, alla risalita in prima divisione francese del Monaco caduto in
fallimento ed ora che il Leicester ha vinto, solo l’essere un signore gli
impedisce di rifiutare categoricamente complimenti ed interviste di origine
italiana.
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