sabato 14 novembre 2015

Sei soddisfatto Fratello?

Sei soddisfatto Fratello? Sei contento della visione del dolore e della morte che hai creato, mentre sei in fuga chissà dove o tranquillo perché hai assolto al tuo dovere di martire e servo di Dio? Pensi veramente che Dio ti abbia chiesto di mutilare corpi e di straziare vite umane perché infedeli? Gli hai sentito dire questo Fratello, mentre pregavi nella tua moschea e stranamente altri miliardi di fedeli non lo hanno sentito e forse per questo ti senti unico, speciale, chiamato. Ma chi ti dice che siano infedeli e perché ti interessa? Forse non hanno fede o ne hanno una uguale alla tua o diversa e la fede significa rispetto, non imposizione, significa sentirsi ogni giorno migliori, non migliori degli altri. Sei sicuro, Fratello, che oggi sia veramente tutto a posto a Parigi, a Kabul, a Baghdad, a New York perché tu cammini con una bomba, un mitra, un coltello per colpire qualcuno, per dimostrare che tu hai ragione e gli altri torto? Non ti sei accorto che il tuo Paradiso potrebbe iniziare qui fra gli uomini, fra i tuoi figli, la tua donna, i tuoi genitori senza immolarti o imbestialirti, più forte del dolore che altri hanno provocato a te e per cui cerchi vendetta? Cerca di capire che la verità non è in una sigla, in un martirio, ma in una vita, in una terra. 

Ti sei accorto che anche oggi qualcuno, nonostante quello che hai fatto e di cui godi, potrebbe chiamarti Fratello mentre tu lo vorresti morto ed infedele?


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