Sei soddisfatto Fratello? Sei contento della visione del
dolore e della morte che hai creato, mentre sei in fuga chissà dove o
tranquillo perché hai assolto al tuo dovere di martire e servo di Dio? Pensi
veramente che Dio ti abbia chiesto di mutilare corpi e di straziare vite umane
perché infedeli? Gli hai sentito dire questo Fratello, mentre pregavi nella tua
moschea e stranamente altri miliardi di fedeli non lo hanno sentito e forse per
questo ti senti unico, speciale, chiamato. Ma chi ti dice che siano infedeli e
perché ti interessa? Forse non hanno fede o ne hanno una uguale alla tua o
diversa e la fede significa rispetto, non imposizione, significa sentirsi ogni
giorno migliori, non migliori degli altri. Sei sicuro, Fratello, che oggi sia
veramente tutto a posto a Parigi, a Kabul, a Baghdad, a New York perché tu
cammini con una bomba, un mitra, un coltello per colpire qualcuno, per
dimostrare che tu hai ragione e gli altri torto? Non ti sei accorto che il tuo
Paradiso potrebbe iniziare qui fra gli uomini, fra i tuoi figli, la tua donna,
i tuoi genitori senza immolarti o imbestialirti, più forte del dolore che altri
hanno provocato a te e per cui cerchi vendetta? Cerca di capire che la verità non è in una sigla, in un martirio, ma in una vita, in una terra.
Ti sei accorto che anche oggi qualcuno, nonostante quello
che hai fatto e di cui godi, potrebbe chiamarti Fratello mentre tu lo vorresti
morto ed infedele?
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